giovedì 15 maggio 2008

Ciao Marco

L'amico che dorme (Cesare Pavese)

"Che diremo stanotte all'amico che dorme?
La parola più tenue ci sale alle labbra
dalla pena più atroce. Guarderemo l'amico,
le sue inutili labbra che non dicono nulla,
parleremo sommesso.
La notte avrà il volto
dell'antico dolore che riemerge ogni sera
impassibile e vivo. Il remoto silenzio
soffrirà come un'anima, muto, nel buio.
Parleremo alla notte che fiata sommessa.
Udiremo gli istanti stillare nel buio
al di là delle cose, nell'ansia dell'alba,
che verrà d'improvviso incidendo le cose
contro il morto silenzio. L'inutile luce
svelerà il volto assorto del giorno. Gli istanti
taceranno. E le cose parleranno sommesso."

4 commenti:

digito ergo sum ha detto...

fantastica. mi hai fatto fare un salto indietro nel tempo di almeno 15 anni, quando bevevo pavese tutto d'un fiato.

Anonimo ha detto...

un saluto all'amico baz, che adorava gli stones:

It is the evening of the day,
I sit and watch the children play.
Smiling faces I can see, but not for me,
I sit and watch
as tears go by

Steve ha detto...

Marco, sarà stupido, ma oggi per sentirti più vicino ho cercato il tuo amico Nicheli su Youtube... ricordi martedì sera? mi hai rifatto ancora una volta il suo repertorio... beh, se ripenso alle nostre serate al Boeri, non posso non riconoscere me e Vinnie nella parte dei fratelli Zafferano...
Continua a proteggermi se puoi

ciao, pazza!

http://www.youtube.com/watch?v=JwFo7DcDDvU

Anonimo ha detto...

mi viene in mente solo una cosa da poter aggiungere..... la citazione non è precisa, ma io non ne ho mai fatta una giusta....
"ma come???? io ci ho appena dato una carcaggneta e ora tu ci dai una cappocceta!!!"
ciao
Vincenzo