Nostalgia

Oggi tutti noi viviamo sempre di corsa (a parte CJ che ha il tempo di cazzeggiare su e giù per monti e valli).

Purtroppo ci resta poco tempo per incontrare gli amici, tra lavoro, figli, mogli, cani, gatti, nipoti....

Spesso ci limitiamo a rimanere in contatto con sms o e-mail, come se si potessero comprimere l'affetto, l'empatia e la condivisione in poche parole o addirittura in frasi fatte.

Per questo, quando incontriamo un amico che non vediamo da tanto tempo, anche se ci siamo scambiati messaggi fino al minuto precedente, l'emozione rimane intatta.

La cosa più bella è che all'improvviso riaffiorano i ricordi, brandelli di vita che avevamo riposto in un cassetto e che saltano fuori, ci invadono, riempiono le nostre menti.

A Big il rivedere il Bado e Lorenzo dopo una vita ha fatto rivivere episodi che non sapeva neanche più di aver vissuto.

Riunioni politiche accese, con tanti sogni e speranze, all'inizio con la diffidenza verso chi proveniva da altre esperienze, ma poi con una grande voglia di "fare insieme".

Improbabili trasferte al seguito del Piace -fino a Udine in utilitaria! - con interminabili dispute sulle formazioni migliori, sulle scelte del mister, sugli schemi e la tattiche.

Quella (mitica) festa nell'ormai lontanissimo 1996, con i folli Mocogno Rovers a suonare in un delirio di alcol, fede politica, sudore e allegria, una notte che sembrava non finire mai, la piantina dell'Ulivo piantata e pronta a germogliare per una ahimè breve stagione. E poi, dopo mezz'ora di sonno, il mattino al lavoro con gli occhiali da sole a coprire le occhiaie....
In questi momenti Big, che pure sembra sempre un cazzone insensibile, viene assalito da terrificanti ondate di nostalgia, forse perchè comincia a sentire il peso degli anni (anzi, per dirla con le sue parole "ormai è un vecchio da figa"), forse perchè pensa che una stagione bellissima è stata buttata nel cesso, o forse...forse non lo sa neanche lui il perchè.